massa nuida, i'~uaidone (jo) puô scriversi
(;0') jf(x'~ + + ~) = 2/~ + + r~) Da ~uesc! forma si passa subico, (zt), (:~), atta
~/(~)-/(~ (3° ) (H' d~ a~ âr ` = 2.. a.C~+ a~= 'II. JI: ar, p db) od anche, (22'), alla
/'(jr~+y<~+~)
Qo'") -/TÈI/È~y~~ 9.C\~M e30"') .~aT~aZ~ a~~+a~~ag~ aZl+a~a~ ag~JD~ ./L~A~ ~7' ~J'o'' dove iC, r, Z sono tre funzioni arbitrane (pnrchô monodrome, continue e finite) di < Bisogna perô supporre soddisfatte le solite condizioni circa i ceenicienti delt'etemenio lineare ~r3F+ .+2A',<
11~ + + a 1V, d l; d r~
Quando la supernde w è chiusa, potendosene supporre rijotto a un punto il contorno, si ha dalla (jo*)
M /(~+.M)~.
Ciù risulta anche dalt'essere, (16),
/(~M)<.=-/(~+~ 0, intendendo per S )o spazio racchiuso entro la superncie M.
THOMSON chiama ~«~o lungo una linea qualunque tracciata nel fluido il valofe dcU'integrate lineare
ossia J vcos~ds,
~'d~+/~+~)
preso lungo questa linea percorsa in un senso determinato, e chiama ctrco~oMt il ~usso totale lungo una linea rieatrante in se medesima. DaiJa forma della precedente