goli di torsione della linea per la porzione M~m di essa. Si denomini S tale comptesso*).
Ora supponiamo che nella superficie polare sia tracciata una delle sviluppate ordiaade della linea data. È nota (ed evidmte, per h sua <ie6au!!oae} ch'ess~ si. &votgc nel pi:mo mobile secondo una retta che passa pel punto M< e che ineomra te genemtrici < net punti < << t: la porzione ~<, che diremo t, -ara il raggio della sviluppata, corrispondente al punto m della linea data. È evidente che per individuare la sviluppata basterA conoscere l'angolo che la rena < fa colla génératrice chiamiamo A queK'angoto. Dando ad t tutti i valori possibM avremo tune le sviluppate dctta tinca data.
Ciù posto, se si osserva il triangolo t~~t si vede subito che aag <! = + &; !tioltre, se si conduce dat punto M la m d perpendicolare alla retta 1 e si dice d la sua lunghezza, si ha <~ == <sen~. Ora (< è evidentemente il raggiodi curvatura della tinea data nel punto w, dunque si in la formola:
<
'"sen(S-t-
la quale venue dimostrata con altre considerazioni dai sig.Mouxs e BtuoscHt. Si riferisca ora la linea data a tre assi ortogonali quatisivogliano. Alle projexioni del raggio < su questi tre assi si potrà sostituire la somma delle projezioni delle due rette M~ e <~< == d cot (S + h) ora se si indicano con p, q, r le coordinate del pun;o m, con x, quelle del punto t e si segnano con apici le derivazioni rispetto att'arco <ï della iinea data, i coseni degli angoli che le rette M<~ d (i< formano rispettivamente coi tre assi sono:
~r"; q"r'), r"), ~y' ~"<), dunque le somme di quelle projexioni saranno:
*) 6 évidente ehe 9 e anche il contptesso degli angoli di contingent della linea !uo;;o dei centri dd)e stère oscutatnci della poMioae 'a i di questa linea, la quai portione e preciMmente quella che corrispande alla mo w della linea data, p~r cui ~M<tit due MM~Mi. rehtM < porxton! corrispondenti delle due Mn<;e, Mno <:MhM<<M<M<< ~M)t /M loro. Si dimostra facilmente che, a vicenda, il tOt't~Mto <!t~K angoli di tWttt't~M~t J'MtM porzione ~MOtMM~M tMf<< ()<«.) data f~MtM~ a ~«Htt J<~t aM~fM <<< tor~ow ~~t <w<'h/.?'tJM<< /'M'~o«< <<< <)'t<M <M~o dei ««in <)<M<' sfere oKfftofrx;): iufatt) il primo complesso é misurato dalle successive dcvMoni delle tangent) alla linea data, ossia dei piani nom<ati ad essa, ed il se~ndo è misurato dalle SMCCMivc d'iviaiiioni dei piani os<u)atori della $eeon.)a linea, i quali non sono ahro che i piani normati della pri'na.