di partira a primavera, non per <|Uesto si dinerirebbe a quiil tempo la négociations délia mutatione, perché si staliilirebbo molto iuiiauzi et por queisto io du- l>o bito ehe mm si decroti hora. Iutaiito habbiamo iattu parlant ;il S.r Luca dal 8/ Mar.s" 8;dviati(1>; ma per ancora non sappiamo ebe risposta liabbia liavnta. K heu vero ohe il Cancelliere de' Nove mi ha eonridenteniente detto che il 8/ Luca lia iiuove cîigioui di dolersi dolla negligonzn di>l S.r Vinccn/âo, et mi paro per molti riscontri di essor sicuro clic questa sua disgra/ia non gli venga ne per nialignità do' inini.stri dolla Cancelloiïa, conio egli dieu, nia pur colpa sua; ondo por <juesto io mi lisolvo a mandariçli la lette-ra scrittagli cla V. S.(2), senza porù lasciaic, di cercare aU'iiicontro ogni niezzo imaginabilo ])or so,st(5iicrk>, non tanto por l'utile, i|iialunque ogli si sia, quanto por Io scapito ch' ogli tarebbe nolla reputatione, cho l)asterebbo pur sempre a non gli fare havero alcuiio altro ottizio. Et quosto è il au inaggioro travaglio cho prosciitemcnto iu habbia, et perù tanto mi ditfondo cun Ici in scrivorglicno.
V. 8. havorà ricovuta una luttera ultimamente di Suor Maria Celosto: mi seappo por eirore sabato sera, chc non Jtii avveddi di accompagnarla. il tompo non fusse stato tanto piovo.so, a questa hora saremmo al'isa; et vi and re iiio subito chc si rassetti, per ossor poi ([lia a l'arc il caruovale con l'Ambasciatoro di Tollonia, cho verra da Roma. Et iL V. S. bacio di cuorc le mani. Di Fiorcnza, 7 di Ilicembre Ui3;-î.
Di V. 8. molto 111.™ et Eue.1 il Oblig."10 l'arcute et 8cr.r"
G cri i Bocchincri. -to
2807*
BERNARDO UONÏI a [GAL1LE0 m «ienaj.
Firenze, 7 dicembru lfi;{-{.
Bibl. Naz. Pir. Msti. Uni., 1'. I, T. X, car. 349. Autografa.
Molto Ill/° ed Ecc."10 S.1' mio Oss.1""
Non sendo an cor spedito, roverisco V. 8. con questa inia, inandandole l'acclusa di Soi- Ipolito Francini. lu aspotto da V. 8. risposta di «|imllo gl' oi-.rorra sopra il ritenersi i qnattro scudi pagati pel lapwUizzaro chc non è buono, o che dornani io renderù a detto Ser Ipolito (3).
Martedi prossimo credo potro tornare. Supplico V. 8. a revorire in mio nome Mons.r 111. mo c far niia scusa deU'indugio, ch« segue per non havere a toniarci un' altra volta.
Vinck.vzo Salviati. (ît Cfr. il.» 2787, lin. 4-5.
i;i1 Cfr. il." 27»'J.