non par la poite et fi vous n'en aués point vous !e pourres remettre entre tes mains de Monfieur rAmbanadeur Beuning qui ne manquera pas doccafion pour cela et qui <cra bien aile de faire cette faneur a fon Amy et au notire. le fuis fans rctcrue MONSIEUR
Voitre trefhumble et trcfobeiffant feruiteur
CHAPELAIN.
Ng '597.
LEOPOLDO DE MED!C!S à CHRISTIAAN HUYGENS.
2~ AOÛT IOO/.
Z~ lettre se /rwy<: Z~/t/f~, <'o/ /ygy/M.
C/tf. //«y~MM y rlpoudit par le A'o. i6to.
Signor VeENio.
Per non lafciare la oCcaiione di teftificare à Veftra Signoria con gli effetti il deHderio che conferuo d'incontrare ie fodiffazioni della cunofttà dell' ingegno fuo, hô penfato d'inuiarle un Opera ') data prefentemente in luce dal Dottor Giovanni Alfonfo Borelli fopra la forza della Percoiïa. Tanto più farà grata à Vettra Signoria quanto che è matcna non toccata dà altri; oltre che la cortefia fua per compiacermi, riceuerà il Libro Itenb per nuouo atteftato anche dell' affetto uiuiflimo, con che io corrifpondo à quello di Veftra Signoria uerfo di me, e cofquate intanto la faltitol, augurando al fuo merito uera félicita Di firenze il di 19. d'Agofto i6<~7.
Al PmcerediVeftm Signoria
Il Principe LEOPOLDO.
refto fempre con il giufto defiderio di taper alcun' auuifb delle belle opère che Veftra Signoria ha fra mano pero riceverb à piacere fe ella me ne dara qualche cenno mentre di nûovo le confermo e la ttima che fu della fua virtù, et il niio particolare affetto.
Signor CRISTIANO VGENIO.
') L'ouvrage cité dans la Lettre ?. t~y~, note 4.